Siamo a ridosso del famoso 3 aprile, data che per qualche momento ci ha fatti sperare di poter tornare quasi alla normalità, ma in cuor nostro sapevamo già che l’Emergenza Coronavirus si sarebbe prolungata (al momento fino al 13 aprile 2020). Sappiamo perfettamente che sono vietati gli assembramenti ovunque e a maggior ragione sono vietati tutti gli eventi tra cui , naturalmente, i matrimoni.
Come gestire tutto ciò che riguarda il matrimonio vista l’Emergenza Coronavirus?
Gli sposi di marzo e aprile sono stati costretti a rimandare, mentre quelli di maggio e giugno vivono queste settimane con timore perché non sanno bene come comportarsi. Ufficialmente, visto che la proroga è fino al 13 aprile, chi ha organizzato il matrimonio per maggio e giugno potrebbe stare tranquillo di riuscire a celebrare il proprio evento serenamente, ufficiosamente è normale vivere questa attesa in modo attivo, ovvero cercando un’eventuale data alternativa in caso foste obbligati a rimandare. Per il momento, a meno che non abbiate già provveduto a posticipare la data per una vostra sicurezza e tranquillità personale, vi suggerirei di aspettare fino al 13 aprile per capire come andrà avanti la situazione, prima di fare mosse azzardate e non necessarie.
Quali sono le informazioni da conoscere riguardo le caparre già versate per il matrimonio?
Innanzitutto, la prima cosa da fare è leggere i contratti di tutti i fornitori alla voce “Causa di Forza Maggiore o Impossibilità Sopravvenuta”, per capire quali condizioni ogni professionista ha stabilito in casi come questi e in secondo luogo, bisogna far riferimento alle norme che stabiliscono indicazioni chiare su ciò che riguarda le caparre confirmatorie già versate e l’impossibilità sopravvenuta (per ora valida per i matrimoni fino al 13 aprile 2020) . Per questo vi rimando al post di Michela Tombolini, wedding lawyer, che ha riportato tutte le norme e le ha spiegate perfettamente in modo da chiarire meglio la situazione agli sposi. Ci si può avvalere della restituzione delle caparre nel caso in cui il decreto stabilito comprenda la data del vostro matrimonio, ma comunque dovrete stare attenti ai contratti e alle varie clausole (per questo ogni situazione va analizzata singolarmente e discussa con un buon avvocato). Nel caso in cui decidiate di rimandare “per star tranquilli” ma per la vostra data non ci siano ancora reali impedimenti, la situazione potrebbe essere diversa. In ogni caso, sono certa che, vista l’emergenza che riguarda tutti, ogni professionista saprà aiutarvi a trovare la soluzione migliore. Riportando alcune parole del post di Michela Tombolini, che descrive alcuni esempi prendendo in considerazione i vari professionisti coinvolti nel matrimonio, in concreto succede questo:
Esempio Fotografo: “Gli sposi firmano il contratto con il fotografo nel 2019 per il loro matrimonio che avrà luogo in data 30 marzo 2020. Ovviamente per bloccare la data versano una bella caparra confirmatoria (di solito 25/30%). Il Decreto del 9 marzo ha dichiarato “zona rossa” l’Italia intera ergo il matrimonio è divenuto impossibile. Se gli sposi accettano di programmare un’altra data bene ma se la coppia non vuole farlo per motivi (che non sono tenuti a dire) il fotografo dovrebbe restituire la caparra (se però il contratto prevede in modo chiaro che il professionista può tenere la caparra, gli sposi non possono pretendere che venga restituita)
Esempio Wedding Planner: L’attività posta in essere dal planner è contrattualmente complessa, il suo lavoro si sviluppa e si spalma in un arco di tempo variabile da 2 anni ad un anno prima, in media, dal matrimonio. Al 12 marzo 2020 per un matrimonio alle porte potrebbe aver sostenuto l’80% delle attività lavorative, quindi nel momento in cui si verifica la causa impeditiva dovrà essere comunque retribuito il lavoro già svolto ed ovviamente documentato. Restituirà alla coppia quindi, in caso la trattativa per nuovo evento naufraghi, il residuo.”
Rimandare il matrimonio in autunno/inverno o direttamente all’anno prossimo?
Molti sposi si chiedono quale sia la soluzione migliore e ovviamente vorrebbero celebrare il loro matrimonio il prima possibile: questo, a mio parere, è un argomento delicato, perché dipende da coppia a coppia e anche dal tipo di matrimonio (per i Destination Wedding è più complesso e quindi rimandare di un anno è decisamente la scelta migliore, anche perché in Europa e nel Mondo l’Emergenza Coronavirus si può dire che sia appena cominciata). Ci sono sposi che sono tranquilli e sereni nel posticipare il matrimonio in autunno/inverno, altri che sono già riusciti ad accaparrarsi le ultime date disponibili di agosto e settembre e altri che non accettano la possibilità di uno spostamento data. Per quanto mi riguarda, io consiglierei naturalmente di fare ciò che vi fa stare meglio, a patto che non ci siano cambiamenti stravolgenti nell’organizzazione (cambio di tutti i fornitori per esempio) e quindi che non dobbiate “accontentarvi”. Un altro elemento da considerare è il viaggio di nozze che magari avete organizzato per un determinato periodo proprio perché considerato il migliore per la meta scelta, quindi, nel caso in cui vi troviate obbligati a posticipare le nozze, a meno che per voi non cambi cosi tanto, a questo punto, rimanderei di un anno con la serenità di celebrare il matrimonio da sogno come desiderato (lo so, non era ciò che avevi sperato, ma con un bel respiro, si può accettare). Nessuno si aspettava certamente una pandemia, ma una piccola consolazione è che siamo tutti nella stessa barca e nessuno ha privilegi in questo caso (anche Katy Perry & Orlando Bloom hanno dovuto rimandare il matrimonio…don’t worry!).
Una parola magica: Accettazione
Infine, voglio chiudere questo articolo con le parole di Alice Bush, fondatrice di Alice’s Lifestyle e di Ritualmente (la prima palestra virtuale di crescita personale) che, qualche mese fa, ha scritto un post riguardo all’accettazione delle situazioni che non sono in nostro controllo, perfette per il momento che stiamo vivendo e che spero possano aiutarvi:
“L’unica strada per uscire da una situazione di profondo dolore è quella dell’accettazione.
L’accettazione spesso viene confusa erroneamente con il consenso o con la rassegnazione.
Ma accettare qualcosa non significa che ci debba piacere, che dobbiamo essere d’accordo o che dobbiamo rassegnarci a questa, diventandone in qualche modo “prigionieri”. Al contrario, accettare significa mettersi in uno stato dinamico.
Significa essere in grado di vedere la realtà per quella che è, sentire le emozioni che stiamo provando e accoglierle nella loro pienezza, così da riuscire a lasciare andare il passato e fare spazio per il futuro che ci aspetta.
Accettare significa non respingere ciò che è, non attaccarsi a come avrebbe potuto essere, ma usarlo come punto di partenza per procedere verso la nostra visione.
E’ quindi solo grazie all’accettazione che il cambiamento può davvero avvenire.”
Vi auguro di trovare la serenità e la pace interiore per affrontare questo periodo particolare, certa che ricominceremo a celebrare i matrimoni al più presto! Io resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e per supportarvi attraverso l’email info@emeraldeventi.com ! Inoltre, vi ricordo che potete scaricare la guida gratuita per l’organizzazione del matrimonio HERE
Deborah
Leave a Reply